VITTORIO VENETO – ANELLO DELLE PERDONANZE

Nelle mia bucket list delle passeggiate Vittoriesi, questa era in lista da moltissimo tempo! Memore di una passeggiata fatta in compagnia, quando ero piccola, volevo assolutamente ripercorrere questi passi.

E che meraviglia. E’ senza dubbio uno di quegli anelli, che racchiudono storia, panorami fantastici, capitelli e piccoli borghi da scoprire.

E’ una delle passeggiate più famose del Vittoriese e si presta a diverse declinazioni, quindi io vi propongo uno dei tanti giri possibili. Non è interamente in comune di Vittorio Veneto, c’è un piccolo sconfinamento in comune di Tarzo. E vedrete che bello il cartello del confine.

Ma bando alle chiacchiere, vi do i dettagli.

DATI TECNICI

Tipologia: E

Totale km: 9

Tempo totale: 2 ore e 40 minuti (andatura tranquilla)

Elevazione minima: 136 mt

Elevazione massima: 386 mt

DOVE

Siamo a Vittorio Veneto, comune più a nord e più esteso della Marca Trevigiana. Precisamente, ci troviamo in località Ceneda, uno dei centri storici della Città e sede della diocesi Cenedese da più di mille anni oltre che luogo di interesse storico per i suoi numerosi edifici e manufatti da visitare.

L’anello che vi propongo ha come base di partenza e arrivo proprio Piazza Giovanni Paolo I, di fronte alla cattedrale, dove potrete anche lasciare l’auto gratuitamente.

IL DETTAGLIO

Parcheggiata l’auto in Piazza Giovanni Paolo I, lasciatevi alle spalle la cattedrale ed imboccate Via Malanotti, fino all’incrocio in cui dovrete svoltare a sinistra in Via Correr e proseguire dritti fino all’incrocio con Via Montebello dove troverete le prime indicazioni per il sentiero delle Perdonanze.

Continuate lungo Via Montebello, fino all’incrocio con Via delle Perdonanze, dove dovrete seguire l’indicazione per il capitello della Madonna di Loreto e per l’Osteria alle Perdonanze. Qui la strada comincia a salire in modo abbastanza deciso e praticamente dovrete seguire la strada asfaltata, come dico io “sempre dritti”.

In questa fase, le indicazioni sono davvero carenti, per darvi un aiuto, tenete presente che ad un certo punto troverete due bellissimi cipressi che fungono da “cancello” per una proprietà privata e quindi dovrete continuare per la vostra strada.

Più avanti ignorate il bivio per le “Case Rosse” che è una strada senza uscita e proseguite sulla strada asfaltata, fino ad un piccolo borghetto di case, dove la strada ha una pendenza abbastanza impegnativa e dove potrete ammirare un gelso secolare davvero incantevole.

Proseguite, sempre su asfalto e incontrerete ad un certo punto un cartello con l’indicazione del sentiero V13. Seguitelo. Qui il manto diventa sterrato ma comunque ben battuto ed in mezzo al bosco.

Ben presto sulla vostra sinistra, oltre uno steccato, potrete ammirare la “Perdonanzestellung”, una vecchia trincea austroungarica, recentemente ristrutturata e dove troverete anche diversi pannelli informativi. Vale una piccola sosta per fare un salto nel passato e capire come dovesse essere il periodo della Prima Guerra Mondiale in queste zone di “fronte”.

Proseguite lungo la strada sterrata, dove incontrerete ancora i cartelli con l’indicazione del sentiero V13.

Non considerate il cartello del “monumento ai Partigiani” verso Case Segat perchè ancora non ho capito dove possa portare, certo è che è un sentiero un po’ impervio.

Proseguendo sempre sulla carrozzabile, arriverete nei pressi di un borgo di case con un doppio cartello indicativo del sentiero V13. Ignorate quello che gira a destra verso il bosco e proseguite invece verso il borgo, seguendo il “percorso completo”.

Arrivati nel borghetto, case Dottor/Botteon continuate sulla salitella in cemento che c’è dietro la casa bianca, proseguendo poi sulla strada acciottolata. A questo punto dovrete ignorare il segnavia 1042 e il V13 che vi porterebbe invece su un altro sentiero (bello, ma magari per una prossima volta!)

Proseguendo sulla strada in saliscendi, arriverete ben presto nei pressi dell’oratorio dedicato alla Madonna di Loreto, una piccola chiesetta davvero suggestiva per la posizione in cui si trova.

Proseguite lungo la strada, ora in discesa, indicata con il segnavia 1050. Lungo questo tratto, incontrerete una panchina per i pellegrini ed il bellissimo cippo indicante il confine tra Vittorio Veneto e Tarzo, oltre che le indicazioni per continuare la passeggiata nel territorio Tarzese.

Poco più avanti del confine, avrete una specie di bivio con una casa. Dovrete girare a sinistra, passando oltre al cartello “strada privata”. Proseguite “sempre dritti” per questa discesa spaccagambe. La nota positiva è il bellissimo panorama e il fondo, quasi sempre asfaltato o cementato. Proseguite quindi lungo la strada, passeggiando tra piccoli borghi, ulivi e vigneti. Sarete in Via San Mor e come punto di riferimento tenete conto che dovete passare un capitello dedicato a S. Antonio.

Arrivati alla fine della discesa, dove avrete sulla sinistra una casa con un giardino mignon ma curatissimo, dovrete girare a sinistra in Via Adamello e in poco tempo arriverete in Piazza Cozzuolo, con la bellissima chiesa di San Valentino e il monumento ai caduti, giusto davanti a voi.

Proseguite verso sinistra in Via Grazioli, passando sotto al cavalcavia dell’autostrada. Rispetto alla strada fino a qui affrontata, sicuramente troverete molto più traffico quindi prestate attenzione.

Arrivati alla rotonda, attraversate la strada e continuate dritti sempre in Via Grazioli. Passato il distributore, girate a sinistra in Via Francesconi (ci sono le strisce pedonali, giusto davanti alla latteria) e proseguite fino alla svolta a sinistra in Via Toti.

Proseguite poi a destra in Via del Fante, costeggiando l’imponente stabile delle suore Giuseppine, svoltando poi a sinistra, verso il Seminario e la Cattedrale, per ritrovarvi in breve al luogo di partenza.

E’ senza dubbio un anello davvero interessante sotto molti aspetti, non solo per quello paesaggistico.

Quindi, se decidete di farlo, aspetto i vostri commenti e i tag sui social!

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