Prima di vedere come era il sentiero, da dove partiva o altre cose essenziali mi sono fatta una domanda: è corretto dire il sentiero DEL Ponale o DELLA Ponale. (Si ho qualche problema lo so!!) Alla fine ho letto il cartello ed è La Ponale. Articoli maschili e femminili a parte, ma che proprio mi avevano intrippata, il Sentiero La Ponale è uno dei più suggestivi e panoramici della zona.
La strada prende il nome dal Ponale, il torrente che scorre per questa valle.

Siamo a Riva del Garda, sulla costa Trentina del lago ed il sentiero, comodissimo, parte dal centro e costeggia la montagna affianco al lago, regalando scorci a picco sulla costa bellissimi.
Diffidate da chi vi dice che è facilissimo e privo di dislivello, perchè non è propriamente così. E la lunghezza del percorso varia a seconda di quello che decidete di fare! Insomma, prima di affrontarlo ci sono delle cose da sapere.
Quindi bando alle ciance, vi racconto i dettagli!
DOVE PARTIRE:
Il sentiero inizia proprio dal centro città. Quindi comodissimo. Se arrivate via traghetto da altre località lacustri, il sentiero comincia a pochi passi dal terminal dei traghetti.

Dal centro, seguite il marciapiedi che costeggia la strada statale (Via Monte Oro) in direzione Limone. Passate davanti alla centrale idroelettrica (famosissima) e alla casa cantoniera, prima della galleria, dovrete attraversare la strada e fare una piccola salita lastricata in pavè. Alla fine della discesa, troverete una specie di sbarra e li comincia il sentiero dedicato a pedoni e ciclisti. Da qui, dovrete seguire il segnavia D01.
COME PROSEGUE IL SENTIERO:
Il sentiero è estremamente scenografico. Scavato direttamente nella roccia e a picco sul lago. E’ completamente sterrato, con la presenza di ciottoli e sassi più o meno grandi. Dovrete passare attraverso brevi gallerie (la più fresca è la “Tagliata”) fino a raggiungere un punto di ristoro (dopo circa 3,5 km). Ricordate che il sentiero è sempre in costante salita.

La carreggiata, è divisa tra bici e pedoni. Salendo, la parte destra è riservata alle bici, la parte sinistra a picco sul lago, ai pedoni. E’ segnalato da cartelli, non ci sono transenne o altro a dividere la strada. Abbiate quindi l’accortezza di rispettare tali indicazioni.

Da qui, potete decidere di proseguire verso la Valle di Ledro o proseguire verso Pregasina
LUNGHEZZA DEL SENTIERO:
Sulla lunghezza del sentiero ne ho lette di ogni tipo, ma perchè dipende essenzialmente da quello che decidete di affrontare.
Da Riva del Garda al Ristorante Belvedere sono circa 3,5 km. Se decidete di affrontare solo questo tratto, avrete quindi 7 km A/R da affrontare.

Se volete proseguire e arrivare alla Valle di Ledro avrete invece, da Riva, un totale di circa 10 km, che diventano 20 km se considerati A/R. Se pensate di non farcela, a Ledro c’è la possibilità di prendere il bus per tornare a Riva. Non so darvi info in merito a questa opzione perchè non l’ho provata.
Se invece al bivio del Ristorante Belvedere, decidete di proseguire per Pregasina, fate il sentiero che ho fatto io e che vede un totale di 10,56 km A/R. Considerate questo, mi immaginavo la salita verso Ledro troppo difficile e quindi ho optato per girare a sinistra al bivio. E onestamente, panorama a parte, non ne sono rimasta entusiasta. Dal bivio la strada parte asfaltata ed in salita in direzione Pregasina. Continua a salire ripidamente, sempre su asfalto, con qualche tratto protetto dall’ombra degli alberi. Solo che il sentiero finisce su una strada, che va percorsa per qualche metro fino alla statua della Madonna di Pregasina, che offre un bel punto panoramico. E poi stop. Si deve tornare indietro. A meno che non si decida di fare la scalata a Punta Lerici fino poi a scendere a Limone…. ma non mi sembrava il caso. Ma errore mio che non mi sono documentata a dovere prima di partire.

Alla fine, il mio giretto ha avuto un dislivello complessivo di 1100 mt (quindi 55 mt positivo e 550 mt negativo)
Quindi, direi che la soluzione migliore, a parità di fatica, è quella di proseguire verso il Lago di Ledro.
Detto questo il sentiero è ben segnalato, anche ai vari bivi.
LA STRADA DE “LA PONALE”:
Al di la della bellezza paesaggistica, questa è una strada che racconta la storia ad ogni passo.
Fu realizzata da una idea di Giacomo Cis, un commerciante, che aveva la necessità di collegare la Valle di Ledro alla civiltà e toglierla dall’isolamento. Una volta ultimata, fu utilizzata sia per i commerci che per il traffico veicolare. Dagli anno 90, con la conclusione della S.S. Gardesana, venne abbandonata e solo nel 2004 riaperta come sentiero ciclopedonale.
Durante la Prima Guerra Mondiale venne controllata dal genio militare e vennero realizzate altre gallerie, sempre scavate nella roccia.

La Tagliata del Ponale, è una delle gallerie più suggestive ed è visitabile previa prenotazione. E’ un’opera di ingegneria militare di alto livello, che si addentra con cunicoli, gallerie , scale, ecc, per oltre un km dentro la montagna. Oltre a questa, troverete altre caserme e fortini lungo il percorso. Questo a testimonianza di come, in passato il Lago di Garda e questa zona in particolare avessero una posizione a dir poco strategica.

TIPS UTILI:
- Evitare di fare questo sentiero nei giorni più caldi e soleggiati perchè è esposto al sole….. e se decidete comunque di andare, non dimenticate la crema solare!
- Ricordate di portare con voi acqua e cibo perchè oltre al ristoro non ci sono punti acqua intermedi.
- Riferendomi ai punti sopra, consiglio di partire alla mattina presto, sia per evitare orde di gente, sia per evitare le ore più calde
- Ho visto persone con bici con il cestino desistere e tornare indietro. Attrezzatevi con una gravel o con una MTB (anche a pedalata assistita) se decidete di affrontare il sentiero in bici
- No passeggini. Il sentiero è troppo sconnesso.
- Valutate bene le vostre capacità. Il sentiero non ha una salita difficile ma è lunga e continua. Ci vuole un minimo di preparazione.
- Se soffrite di vertigini, ci sono dei tratti che potrebbero dare fastidio.
- Ricordate che è un sentiero di montagna (non me lo sono inventata io, ma è proprio classificato così), pertanto va affrontato come tale.
- Su questo sentiero convivono persone che passeggiano, persone che corrono e persone che usano la bici. Tutti, spesse volte, non rispettano il prossimo con comportamenti da stupidi, pertanto, usate il buonsenso.
- Non sottovalutate la grande attrazione turistica e di conseguenza la grande affluenza che questo sentiero offre.
- Ci sono panchine panoramiche all’inizio del sentiero, poi il nulla fino al Ristoro Belvedere.
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