
Comincia la primavera e comincia anche la voglia di uscire e di passeggiare.
E dove farlo se non in un luogo immerso nella natura, in una Valle spesso dimenticata ma che nasconde un sacco di storia e di cose da vedere?
Siamo in Val Lapisina, nella parte nord di Vittorio Veneto. Una zona che un tempo era la via di passaggio da Venezia, verso il Nord Europa.
COME RAGGIUNGERE LA ZONA E DOVE PARCHEGGIARE
La base di partenza è appunto la Val Lapisina, che è la parte nord di Vittorio Veneto e confina con la provincia di Belluno.
E’ collegata molto bene (ma un pugno in un occhio a vederlo) con l’autostrada A27, che qui ha il casello di Vittorio Veneto Nord.
Precisamente, dovrete raggiungere la frazione di San Floriano.
Come per altre passeggiate che ho proposto, suggerisco di lasciare l’auto nel parcheggio dell’ex hotel Winckler in Via San Floriano, oppure nel parcheggio nei pressi della centrale dell’ENEL, appena dopo il distributore, in Via Negrisiola.

INFO TECNICHE
L’anello misura circa 8 km
Dislivello totale 35 mt
Percorso: Facile, solo un lieve tratto in salita dove prestare attenzione.
Tempo: 2 ore con sosta foto e passo tranquillo.
Sconsigliato l’uso del passeggino/carrozzina per un tratto stretto in salita, su sterrato.

IL GIRO AD ANELLO
Il sentiero da seguire è facile, tuttavia manca di segnalazione.
Dalla partenza, in via San Floriano, dovrete seguire il segnavia 1047, che passato il borgo di case, vi porterà direttamente nel bosco. Da qui, dovrete andare a sentimento.
Camminando, in questo primo tratto sul sentiero ben battuto, avrete il lago alla vostra destra. proseguite nel bosco, fino all’azienda agricola Livieri, dove praticamente passerete nel cortile e proseguite poi sulla strada asfaltata, sempre nelle vicinanze del lago.
Proseguite sulla strada asfaltata fino alla diga che avrete sulla destra. In questo tratto il Lago di Negrisiola si trasforma e diventa Fiume Meschio.
Non imboccate la diga, ma proseguite dritti, oltre la sbarra. Non vi preoccupate della sbarra. E’ comunque sentiero e pertanto percorribile.

Dalla sbarra, dovrete proseguire per qualche centinaio di metri su una strada sterrata, ben battuta. Poco dopo, avrete una ulteriore piccola diga “calpestabile” che dovrete passare per seguire poi il sentiero battuto sul prato. Non fatevi impaurire dalla diga, davvero ci si può camminare sopra senza problemi e soprattutto non c’è rischio di caduta.
Proseguite fino a passare sotto le arcate della ferrovia, sempre sul prato. Un tempo c’era una scorciatoia per raggiungere l’altra parte del sentiero ma è completamente coperta dai rovi e dalla boscaglia. Quindi, passati sotto gli archi, dovrete tenere la sinistra e salire su una lieve salita su un sentiero battuto, lasciandovi il vigneto a destra.
Proseguite in salita su questo stretto sentiero ma ben battuto, affrontando anche un piccolo tornante nei pressi della cascata (ovviamente secca perchè manca acqua) e vi troverete sul retro di una casa, in un piccolo borgo. Dovrete poi tenere la destra per scendere lungo la via acciottolata. Se decidete di salire verso sinistra, potrete salire fino al Borgo di Maren, continuare verso il Sentiero di Santa Augusta e scendere a Serravalle. Un altro bel giro da tenere in considerazione.
Scendendo, passerete quindi un altro borgo, fino a tornare con il fiume Meschio sulla vostra destra. Dovrete salire fino a raggiungere la strada, leggermente sopraelevata e fare qualche passo sulla statale, che è trafficata, ma non poi così tanto.
Qui vi consiglio di deviare di qualche metro anzichè passare sotto l’arco e di fare la strada in Borgo La Sega. Davvero un piccolo tesoro.
Proseguite fino alla rotonda che troverete più avanti e proseguite sul marciapiedi fino all’incrocio a Porta Cadore. Qui ci sono dei bar dove potete fare una sosta.
Proseguite poi a destra, in direzione Revine Lago, sempre su marciapiedi. Qui siete tra le frazioni di Longhere e Forcal.
Dovrete poi girare a destra in Via Francesco Baracca, costeggiare il cimitero e proseguire sempre dritti fino all’imbocco con Via Filzi, girando poi a sinistra. Qui avrete sempre strada asfaltata.
In breve tempo arriverete nel “centro” della frazione di Forcal, dove volendo potete fermarvi a bere qualcosa al Circolo Concordia.
Proseguite su Via Forcal e prendete la discesa di Via del Gambero. Qui non c’è il marciapiedi ma la strada non è molto trafficata. Arrivati all’incrocio con la strada statale, proseguite dritti in Via Prati di Savassa e in breve tempo sarete nuovamente sulla diga sul Lago Negrisiola.
Dovrete girare a sinistra e ripercorrere il sentiero dell’andata, fino a San Floriano.

Come al solito, si Instagram, trovate tutto il percorso nel dettaglio, corredato di fotografie esplicative.
Fatemi sapere se vi è piaciuto e se lo farete, lasciandomi un commento o un messaggio sui social!
Ciao dovresti mettere la traccia gpx in modo da poterla scaricare e seguire se necessario.
Ottimo lavoro cmq.
Demis
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Ciao!! Ti ringrazio! Per la traccia sto cominciando a muovermi viste le richieste. Solo che io sono una da Tabacco e pianificazione.. le tracce gpx non sono il mio pane! Ma provvederò, spero!
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