VAL DI NON – L’APERITIVO (e la cena) SI FA A BASE DI “TORTÈL&GROPÈL”

Che in Val di Non non ci siano solo le mele, oramai è risaputo. D’altro canto, siamo in Italia ed in ogni regione c’è un’enogastronomia unica!

Il Trentino non è da meno, ed in questa valle, che segna un po’ (storicamente) il confine geografico tra mondo Italiano e mondo Germanico, ci sono piatti e vini da far invidia a qualsiasi altro posto, forse proprio grazie anche a questa commistione geografica.

Quindi, se eliminiamo le 80 varietà di mele, cosa resta alla Val di Non?? TANTISSIMO! Ed ora ve lo racconto!

I TORTÈI

Per cominciare, parliamo dei tortèi.

I tortèi sono delle frittelle di patata, salate che ben si accompagnano con salumi, formaggi ed altre verdure. L’essenziale dei tortèi è il “crunch” quando vengono morsi. Devono essere croccanti.

In ogni ristorante, li troverete sicuramente inseriti nel menù. Il piatto a base di tortèi è infatti il piatto principe della gastronomia della zona.

Nelle mie scorribande in valle, li ho sempre mangiati ed è bellissimo sentire la differenza tra un posto e l’altro. Ogni famiglia ha infatti la sua “ricetta” e il suo modo di farli.. è anche questo il bello di provarli in luoghi differenti.

Solitamente, il piatto di tortèi è accompagnato da formaggi tipici, dal burro aromatizzato, dalla mortandela (si ho scritto giusto), dalla carne salada, da vari salumi, da cetriolini sottaceto, da fagioli, da cappuccio in insalata e da tanto altro.

Magari a fine pasto, per chiudere la carrellata sui tortèi, si possono assaggiare con la marmellata di mirtillo.

Li ho mangiati buoni ovunque, ma ancora mi sogno quelli della Doris di Maso Kofler.

IL GROPPELLO

Ma i tortèi vanno “inumiditi”. Ed ecco che quindi compare il buon Groppello di Revò, o in dialetto il “gropèl”.

Ed ecco quindi che nasce il connubbio “Tortèl&Gropèl”

Il Groppello di Revò è un vitigno autoctono della Val di Non.

Ha una produzione molto limitata, di circa 12.000 bottiglie all’anno che lo rende a mio avviso ancor più prezioso.

Fidatevi se vi dico che una volta provato non potrete farne a meno. E’ un vino che quando viene bevuto, vi invita a berne altro.

Viene coltivato nei comuni di Cagnò, Revò, Romallo e Cloz e, solo ed esclusivamente, da 4 cantine:

Cantina Valerio Rizzi – Valerio è stato il primo a farmi assaggiare il Groppello ad una festa di Pomaria. Oramai, dopo anni c’è una sorta di amicizia. Oltre al Groppello, produce altri vini, tra cui il nuovo Ensema. Da provare!! Parlando con Valerio, quello che traspare, è la passione per la propria terra, il tutto condito con una simpatia ed una gentilezza uniche!

Cantina LasteRosse – Anche con Silvia, posso dire di avere un certo legame oramai! Silvia, con il marito, è la titolare di LasteRosse e anche loro, oltre al Groppello, producono altri vini. Tra tutti, un metodo classico da uve groppello. Una degustazione nella loro cantina si trasforma ogni volta in qualcosa di magico, sia per gli abbinamenti che riesce a creare per far risaltare i suoi vini (io ancora mi sogno la crema di cannellini), sia per gli splendidi dialoghi che si possono avere con lei. Non si parla più di degustazione in cantina, ma di un momento, a casa loro, in cui conversare e bere buon vino.

Cantina El Zeremia – Ho avuto il piacere di conoscere Lorenzo e sua mamma lo scorso anno in una visita in cantina. Visita che si è trasformata in una gita in vigneto con successiva degustazione, in cui Lorenzo ha spiegato con passione e con evidente amore, il legame della sua famiglia con la terra ed il vigneto. Oltre al groppello, coltiva vitigni piwi, tra cui lo Johanniter che merita assolutamente un assaggio. Da provare anche lo zelten di sua mamma eh!

Cantina Maso Sperdossi – Ho avuto il piacere di conoscere i loro vini e di vedere la cantina quest’anno, durante una masterclass, sui tortèi. Entrare nel loro maso è come fare un salto indietro nel passato. Hanno infatti conservato le piastrelle originali di quando è stato costruito il maso. Inutile dire che loro, i titolari, sono splendidi! Assolutamente da tornare!

Il vino è rosso rubino, con una spiccata nota speziata e vinosa. Inconfondibile il sentore di pepe e di frutti di bosco. E’ un vino fresco!

Onestamente, è un vino che sta bene con tutto. E’ davvero facile abbinarlo e soprattutto, io lo ritengo anche un vino da meditazione.

L’APERICENA A BASE DI TORTÈL&GROPÈL

Nei mesi di gennaio e febbraio, solitamente, si tiene la rassegna “Tortèl&Gropèl”, dove è possibile fare un apericena (a partire dalle 17.00) proprio con questi due prodotti fantastici!

Diciamo che nel periodo invernale, questo apericena è la soluzione giusta, magari dopo una giornata sugli sci o in escursione.

Io l’ho provato al Maso Kofler ed è stata una vera festa, oltre che uno spettacolo per le mie papille gustative.

Oltre alle mangiate, ci sono molti altri eventi, come le masterclass per imparare a fare i tortèi, a cui segue ovviamente la degustazione, insieme al Groppello.

GLI EVENTI IN PROGRAMMA

Se non siete ancora riusciti ad andare in zona per provare questo magico apritivo-cena a base di tortèi e Groppello niente paura, perchè siete ancora in tempo.

Siete ancora in tempo per due motivi: il primo è che in Valle, i tortèi non mancano mai e quindi potete provarli ovunque, secondo, perchè ci sono un sacco di eventi, dove potete trovare anche questi splendidi prodotti.

Infatti comincia la primavera e fioriscono anche gli eventi nella Val di Non e nella Val di Sole.

Dal 14 Aprile al 2 Maggio infatti potete approfittare dell’ “Aprile dolce fiorire“, una rassegna per ammirare la fioritura dei meli, con passeggiate, corsi di cucina, picnic, escursioni, visite in cantina, degustazioni in castello e ovviamente assaggiare i tortèi con il vino!!

Il programma completo lo trovate qui, su Strada della Mela

Che dite, facciamo un giretto in Val di Non?

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