Un bosco incantato. Ruscelli da guadare. Ponti in legno. Uno sguardo verso infiniti prati verdi. Profumo di cirmolo. Poca gente. Lo scrosciare dell’acqua. Silenzio. Una malghetta da vedere.
Questi sono solo alcuni degli elementi che hanno reso questa escursione a dir poco magica.
Un giro di circa 19 km che ha un dislivello di circa 970 mt, quasi tutto in discesa ma che ha regalato delle vibes notevoli.
Insomma, se anche voi volete provare l’ebrezza di trovarvi con zero persone intorno e vivere quella che secondo me è l’Alpe di Siusi più autoctona, dovete provare assolutamente questa escursione. ATTENZIONE però che non è un giro adatto a chi non ha praticità di montagna, spirito di adattamento o soprattutto in caso soffriate di vertigini, per i molti tratti esposti.

DOVE PARTIRE
Base di partenza sempre Compaccio direttamente in Alpe di Siusi. Raggiungibile con la cabinovia da Siusi oppure tramite auto, entro le 9.00 del mattino. Se volete info più dettagliate, le trovate qui.
Da Compaccio, dovete proseguire in direzione Panorama. Potete farlo seguendo le indicazioni per “Panorama Lift” per salire in seggiovia (cosa che vi consiglio per risparmiare un po’ di energie) oppure seguendo la strada asfaltata (tempo circa 1 oretta – dislivello poco meno di 200 mt).
Arrivati a Panorama, l’unica cosa che dovete fare è guardarvi intorno, respirare e riempirvi gli occhi di bellezza, perchè qui siete a Panorama, non a caso.
Da qui, seguite i segnavia n. 6 in direzione Spitzbühl, passando per Laurin Hütte. E’ una bella passeggiata tra dolci saliscendi, immersa tra prati verdeggianti e su una carrozzabile ben battuta.
Proseguite per una mezz’oretta circa, fino all’incrocio in cui dovrete deviare verso la Malga Prossliner.

Da qui, una bella e ripida discesa immersa tra i campi, fino ad un ulteriore bivio, dove dovrete continuare dritti in una sorta di sentiero sulla cresta del pendio. Davvero scenografica.
Dal segnavia 6 e 5B, dovrete poi seguire il n. 10.
Brevemente sarete a malga Prossliner, dove consiglio di fermarvi per l’ottima cucina e soprattutto la bellissima vista sullo Sciliar.
COME CONTINUARE
Proseguite poi, lasciandovi la malga a destra, continuando sul segnavia n. 10 e poi n. 1. Tranquilli che è tutto super indicato e risulta difficile perdersi.

Ora a mio avviso comincia la parte più bella dell’escursione. Passeggerete tra pascoli di mucche, boschi che profumano di cirmolo, ponti in legno su torrenti, guaderete ruscelli… il tutto accompagnato da un silenzio quasi surreale e soprattutto su un sentiero stretto ma molto ben battuto ed indicato.
Il sentiero da qui, fino alla Malghetta Sciliar è un continuo susseguirsi di saliscendi, su un percorso per nulla ripido, oserei dire quasi in falsopiano e tendenzialmente in discesa. Unico neo, il sentiero è sempre esposto e a chi soffre può dare fastidio. Troverete un tratto attrezzato con il cordino per superare un torrentello, ma non c’è da spaventarsi perchè quasi non servirebbe.
In breve tempo sarete alla Malghetta Sciliar che qui chiamano Schlernbödelehütte.

Troverete dapprima una cappella in memoria ai caduti in zona, poi la malga vera e propria che è una vera chicca.
Cibo genuino, aria fresca e tanta, tanta simpatia!!! Consiglio vivamente di provare i canederli… che sono come quelli che fareste voi in casa, ma più buoni!!
Vi dirò che anche il tagliere di formaggi non scherza.


Ah, troverete anche una fontana di acqua potabile.. bella, buona, fresca e rigenerante.
Insomma una sosta è d’obbligo.
LA DISCESA VERSO SIUSI
Da qui, in due orette più o meno, arriverete alla cabinovia di Siusi. Ma ATTENZIONE. La discesa in alcuni punti è davvero tecnica.
Il sentiero resta sempre ben battutto e ben segnato, anche da questa parte attraverso boschi e torrenti. Da ammirare anche le cascate, che ad una certa vi appariranno sulla destra.

Finita la prima parte di discesa, arriverete a Bad Razzes, dove troverete una sorgente di acqua sulfurea e un sacco di panchine dove potervi riposare.
Non ci sono chioschi dove poter bere qualcosa, perchè l’unica cosa presente oltre alla sorgente è un hotel.

Da qui, tramite la strada asfaltata prima e sterrata poi, ma comunque sempre segnalata, in una mezz’oretta arriverete alla stazione a valle della cabinovia di Siusi.
COME TORNARE A COMPACCIO
Da qui, la scelta più ovvia è quella di prendere il biglietto per la cabinovia che vi riporterà esattamente a Siusi (costo 13,50 euro sola andata per adulto).
In alternativa potete prendere un bus, per salire all’Alpe ma è decisamente molto più vincolante con gli orari, oppure un taxi.
Con comodità arriverete, quindi, nuovamente a Compaccio, appagati per la bella passeggiata e per le vibes che il bosco senza dubbio avrà saputo regalarvi.
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